Il miglior amico del presidente ( e non solo)

Il cane “Nemo” segue il presidente Macron sulle scale dell’Eliseo (foto Reuters)

Non è dato sapere se l’arrivo di Nemo solleverà le quotazioni in caduta libera di Macron e famiglia ma di certo i francesi, noti cinofili, guarderanno con simpatia al nuovo inquilino dell’Eliseo. Non si tratta per giunta di un cucciolo di razza acquistato in un prestigioso allevamento bensì di un bastardino raccolto per strada dalla Societé protectrice des animaux. Da oltre un anno ospite nel canile di Tulle senza che nessuno lo degnasse di uno sguardo, il meticcio taglia medio-grande di circa due anni qualche settimana fa è stato notato dalla première dame in visita al rifugio. Nel week end, poi, è stato presentato a Macron e per lui, dicono, è stato un colpo di fulmine. In poche ore così  l’incrocio griffone labrador è passato dalla gabbia del canile  alla scalinata  dell’Eliseo.

Brigitte Macron gioca con Nemo nel parco dell’Eliseo

Ribattezzato Nemo per una serie di cavillose ragioni su cui i cronisti francesi si stanno sbizzarrendo ( dalla passione di Macron per lo scrittore Jules Verne che ha vissuto ad Amiens, città di Brigitte e Emmanuel al fatto che il 2017 sarebbe l’anno della lettera N ma siamo solo all’inizio) la bestiola promette gustose scenette di calda armonia familiare. Niente di meglio per l’immagine già tanto sbiadita del presidente, la cui popolarità è scesa al 37%. Di pochi giorni fa  la notizia dell’esborso di 26 mila euro in soli cento giorni per la visagista, tale Natacha M. Un presidente “col trucco” hanno ironizzato molti francesi allibiti davanti a tanti soldi buttati via in belletti a soli 39 anni. Certo, non hanno considerato che il predecessore Hollande sborsava 10 mila euro al mese per il parrucchiere, anche qui sorprendentemente visto l’esiguità della materia. Ma il peggio sono state, ancora una volta, le battute sulla moglie e sul fatto che l’investimento estetico sarebbe servito a lei.

Mi è capitato qualche giorno fa in spiaggia di sentire questa notizia commentata ad alta voce dal vicino di ombrellone. Ecco la scena: marito sui 60, 65 ben piazzato e moglie accanto altrettanto piazzata, il giornale aperto sul tavolino in mezzo ai lettini. Lui: “Macron ha speso 26 mila euro per farsi il lifting”. Lei:” Meglio li avesse spesi lei, quella vecchiaccia” “Gia quella faccia da cane” . Subito la mia mente è corsa alla faccia di Trump altrettanto assimilabile a fattezze carline e ugualmente accanto a una moglie di 24 anni di meno.  Ma credo che né il sopracitato 65 enne né, peggio, la consorte si sarebbero mai fatti sfiorare da tale considerazione.
 Bè, vien da dire, meno male che tra canidi si sono riconosciuti ed amati. Meno male per Marin, anzi, Nemo che grazie alla simpatia della “Vecchiaccia” ha lasciato un futuro di sicura sofferenza. E meno male anche per Brigitte. 20 mila leghe sotto il mare è buio e Nemo l’amerà solo per il suo odore, la sua voce, il suo affetto. Me l’aveva confidato tanti anni fa un’altra Brigitte, ben più bella ma altrettanto rugosa. Parlo della Bardot.

Brigitte Bardot con i suoi animali al rifugio “La Mare Auzou”

L’avevo intervistata nel suo rifugio per animali “La Mare Auzou” nel Nord della Francia. Accanto a lei c’era il marito, noto per certe posizioni di estrema destra, e tanti cavalli, asini e agnelli che lei sembrava considerare ben di più. Poi, durante l’intervista, alla solita domanda sulla nostalgia del jet set e dei suoi celebri amori lei mi disse: “Cara, nessun uomo mi ha mai amata almeno come uno qualsiasi dei miei animali, loro sono mille volte meglio”. Per carità, concetto banale che facilmente si può liquidare come lo sfogo di un’anziana signora un po’ acida, un po’ frustrata. Di sicuro, però, non è il caso di Brigitte Bardot che di uomini ne ha avuti tanti e ben più affascinanti del nostro amico spiaggiato ma forse nemmeno di Brigitte Macron visto che il suo, ancora, non l’ha mandata in canile…opps in pensione.   

Macron: vacanze sopra le “Rughe”

In gran forma. Il commento di Donald Trump a Brigitte Macron ha fatto discutere in questi giorni. Anche perché, come sappiamo, la differenza tra il presidente americano, 70 anni, e la moglie Melania, 46, è esattamente la stessa che intercorre tra la première dame, 64 anni, e il marito, 39 ( 40 a dicembre). Sarebbe quindi divertente immaginare il contrario, cioè che Brigitte guardando un po’ sorpresa Trump gli dicesse: “Però, sei in gran forma”. Ipocrisia che nemmeno all’ombra dell’Eliseo sarebbe consentita, vista la stazza slavata di Potus. Ma più di tutto stonerebbe l’impertinenza. Tanto The Donald ne ha fatto il marchio di fabbrica. Quello che non si sa è che questa coppia “Diversamente” assortita di smacchi pubblici per l’indigeribile differenza d’età ne subisce parecchi. E ben più turpi. Mi ha colpito, una ventina di giorni fa, l’incontro tra Macron e i giovani imprenditori di Station F, un gruppo di start up.

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