Carlo ci prova (a fare il re)

Il principe Carlo e il presidente americano Donald Trump al ricevimento all’ambasciata americana a Londra

Forse finalmente ci siamo. Dopo 66 anni di regno materno appena compiuti, re Carlo vede la luce. E purtroppo lo fa nel più beffardo dei modi, trangugiando bistecca e patatine al fianco del detestato Trump. Ma non può esimersi, non più. L’anno scorso il principe di Galles aveva amabilmente schivato la visita “di lavoro” del presidente americano insieme ai suoi figli. Tutti con una buona scusa per non incontrare il paladino di tutto ciò che i Windsor detestano, dal volgare spirito yankee alla questioncella dei cambiamenti climatici che secondo “the Donald” non esisterebbero. Oggi che Carlo è sempre più sovrano “in pectore”, non solo gli è toccato ricevere presidente e first lady mentre scendevano  dall’elicottero nel lovely english garden di Buckingham Palace come un Tom Cruise e una sgallettata qualunque. Ma li ha pure dovuti ospitare per il tè a Clarence house. E, non ultimo, sopportare mentre sbafavano la versione raffinata di bistecca e patatine generosamente innaffiate, dopo il brindisi di prammatica a base di champagne, dalla coca cola durante la cena organizzata all‘ambasciata Usa. Non solo quindi ha fatto gli onori di casa ma pure ha sostituito mammà in quei doverosi doveri a cui finora era riuscito a sottrarsi. Segno che l’eterno principe ereditario si sta preparando a fare il re. Meglio tardi che mai. Si potrebbe dire. Ma qualcuno è pronto a scommettere che forse avrebbe preferito mai. Almeno secondo quando racconta la tenerissima foto della Royal collection che la casa reale ha diffuso per festeggiare l’anniversario dell’incoronazione della regina, il 2 giugno del 1953. Pubblicata sull‘express, di cui sotto il link, si vede un bimbo di 4 anni con l’aria tra l’annoiato e il disperato, stretto tra la nonna eroina e la zia decadente.

 https://www.express.co.uk/news/royal/1136381/royal-news-prince-charles-queen-elizabeth-II-coronation-pictures

Laggiù la mamma diventava regina, e si perdeva per sempre sotto il peso  della corona. Da allora il piccolo Carlo è stato addestrato per una vita da principe ereditario, la vita più lunga della storia. Invano ha cercato di accorciare il tempi creando non poche extrasistole alla madre, tra divorzi, amanti e scandali reali. Da ultimo quel sostegno alla sposa americana dello scapestrato Harry. Segno si di una ragione di stato ma forse anche del cuore a cui il surgelato Carlo sembra ogni tanto cedere. Innegabile che abbia un debole per gli outsider come Meghan e come Harry. Innegabile che quel debole lo tenga per sè, lontano dall’essere un padre e un nonno accudente, foto a parte in cui si fa pizzicare dai piccoli Cambridges. Dal padre ha ereditato l’arte delle gaffes e la rigidità. Ma da qualcun altro una sensibilità poco comune e forse poco apprezzata. Difficile immaginarlo a colloquio con il probabile futuro premier Boris Johnson. Ma se con l’ex allievo di Eton potrebbe almeno condividere i gusti e l’educazione, ancor più difficile deve essere stato stare al gioco con Trump e Melania. Eppure è solo l’inizio. Se il cuore di Elisabetta nonostante tutto ha tenuto, l’età comunque avanza. Oggi, al 75 esimo anniversario del D-Day, la sovrana ha confessato di aver pensato che il 60esimo anniversario dello sbarco sarebbe stato il suo ultimo. Invece “Le generazioni che hanno fatto la guerra” ha detto “sono resistenti” . Ma come per il principe Filippo, anche per lei  si può immaginare una futura, imminente pensione. Di conseguenza per Carlo l’ascesa a quel trono che è stato il miraggio di una vita passata ad aspettare è vicina. Già curvo, lo sguardo ironico che l’età ha dipinto su quegli occhi di bambino annoiato, ora gli tocca di tutto, persino la (rumorosa) digestione a tutto gas di Trump.  

Master Archie Harrison etc. etc.

La foto del piccolo Harrison Degiorgio Lewis insieme al principe Harry ( fonte Daily Mail) 

Bene, è nato. Il popolo britannico, sorvolando su gaffes, scivoloni, scuse e possibili menzogne dell’adorata famiglia reale che ama e mantiene, sembra ora in febbrile attesa del battesimo. Certo, perchè se i ritardi, i misteri e i gustosi retroscena di questa strana nascita iniziata con un invisibile ingresso attraverso un tunnel sotterraneo al “Portland Hospital” e approdata a una manciata di adorabili piedini con sfondo non ti scordar di me, sembrano superati, sono ancora in tanti a cercare di metabolizzare lo strano nome del “Black Prince”. A prescindere dalle tante teorie che lo vogliono scelto per commemorare un amatissimo gatto scomparso, oppure in onore di un lontano antenato di Lady Diana, oppure in virtù del suo significato “coraggioso” che avrebbe sedotto la giovane coppia reale, sappiamo che in barba agli scommettitori che lo davano 150 a uno, qualcuno ha vinto. Una tenera nonnina che ha puntato 120 sterline sull’imprevedibile nome solo e soltanto perchè il nipote, chiamato appunto Archie, è nato lo stesso giorno del figlio di Meghan, accaparrandosi così una vincita di 18 mila sterline e rotti. Tra l’altro Archie non sarebbe poi così inconsueto. Pare che nel 2017 sia stato il 18esimo nome più scelto per i bambini British. Certo non è così per Harrison, il secondo nome, gettonato, al contrario, in America ma quasi ignorato dalla nostra parte dell’oceano. Anche qui c’è una storia, diffusa in questi giorni dal daily mail. Si chiama Harrison infatti un bambino di 8 anni, un piccolo fans reale che Harry avrebbe incontrato due volte, una volta nel 2016 e una nel 2017  in occasione delle cerimonie di commemorazione dei caduti di guerra a Westminster. Il ragazzino è infatti il nipote di un soldato morto in Afghanistan nel 2008. Tra i due sarebbe nata una speciale amicizia dovuta alla particolare sensibilità di Harry verso i combattenti nel paese dove lui stesso ha prestato servizio, ma anche, secondo il ragazzino, perchè entrambi compiono gli anni il 15 settembre. Così al momento di cercare un nome per il suo piccolo, il principe avrebbe pensato al suo giovane amico. Ovviamente così narra la leggenda, o meglio, racconta il bambino, felice di finire sulle pagine dei tabloid. Che poi Meghan e Harry si siano svegliati un mattino e abbiano scelto solo secondo l’umore del momento, o magari un’inaspettata passione per Candy Candy ( Archie era il fidanzatino di Annie) o Indiana Jones, questo non è dato sapere. 

 

Un evento perdibile?

La principessa Eugenia di York con Jack Brooksbank il giorno del fidanzamento

C’è un nuovo evento in casa Windsor, e proprio di casa, non solo di casato parliamo. Perchè il castello che 4 mesi fa ha fatto da cornice alla festa mondiale di Meghan e Harry tra poco riaprirà i suoi battenti per Eugenia e Jack? Come? Per chi? 

19 maggio, il matrimonio di Meghan e Harry a Windsor

Già, potremmo riassumere così il clamore suscitato dal secondo Royal Wedding dell’anno. Il grande giorno di Eugenia cugina di William e Harry, figlia di Andrea di York e Sarah Ferguson, legittimamente detentrice del titolo di principessa, rischia di passare inosservato nonostante gli enormi sforzi della famiglia reale per darvi risalto. La poverina, che è fidanzata da 7 anni e dal 2016 pensa al matrimonio, aveva già dovuto fare un passo indietro nel momento in cui si era capito che la storia tra Meghan e Harry stava accorciando vertiginosamente le distanze dalla St.George’s Chapel. Il suo matrimonio era stato così posticipato per dare il tempo e il risalto opportuno al cuginetto più importante. Ora che finalmente il 12 ottobre si avvicina, nessuno pare però interessato. E non importa che gli invitati in chiesa siano più numerosi, 850 al posto dei 600 e rotti di Meghan e Harry. E che pure gli ammessi nel parco eccedano i precedenti. Senza contare la nutrita lista dei soliti famosi, dalle coppie Beckham e Clooney a Cara Delevigne e Elton John. Il problema è che Eugenia, niente gossip, drammi e copertine, è considerata infinitamente meno glamour. Sicuramente all’estero ma pure nello stesso Regno Unito. Ecco perchè, clamoroso, la BBC si è rifiutata di trasmettere in diretta l’evento nonostante le pressioni che lo stesso principe Andrea avrebbe fatto sull’emittente nazionale. La stessa che aveva seguito in pompa magna le nozze dei duchi di Sussex. Adesso “Cercasi tv disperatamente” tra la rabbia della povera Eugenia, ineluttabilmente destinata ad essere più che una principessa la sorellastra, in una favola che non riesce a far sognare nessuno.