Finalmente è arrivato il suo momento, quello atteso da sempre, da quando gattonava dietro le gambe già sicure di William, da quando lo disturbava negli esercizi al pianoforte. O gli si accucciava addosso, sicuro che a reggerli tutti e due,dietro, c’era la mamma.
O forse no. Forse il momento di Harry non arriverà mai. I tabloid inglesi che sul suo matrimonio non sanno più come riempire le pagine in attesa che il pupo di Kate ravvivi le cronache si sono pure inventati che dall’analisi del palmo della mano il secondo genito di Carlo e Diana risulterebbe un succube annunciato del ben più pronunciato polso della sua promessa sposa. Quella Meghan che gli ha già prepotentemente rubato la scena con un piglio che non dice nulla di buono, almeno per lui. Suo il naso più copiato del momento, sue le efelidi che un magico e naturalmente gettonatissimo fondotinta magicamente non copre. Suo il passato, presente, futuro già incorniciati su tutte le prime pagine. Lui, rosso malpelo, si direbbe ancora una volta, relegato nelle retrovie persino di quello che dovrebbe essere il giorno più bello. Della sua vita.
Speriamo di no. Quando i due faranno il giro in carrozza per Windsor ci auguriamo che le migliaia di bandierine di prammatica si agitino anche per lui che per tutta l’esistenza ha cercato un pò di spazio, rubandolo, con le sue mille boutade al perfetto futuro re. Perchè ora che finalmente sarebbe il suo momento ha scelto una donna che apparentemente segna una rottura col passato ma che di fatto rischia di essere, al contrario, in perfetta continuità con il passato. Il suo passato nell’ombra.
A voler essere malevola, poi, ricordo che parecchi mesi fa, quando ancora il rapporto con “Miss Sparkle” era quasi segreto, avevo chiesto a un’avvocatessa londinese che aveva spesso a che fare con gli affari della corona cosa pensasse di questa liason. Mi rispose in maniera sorprendente. Era infatti sicura che i due si sarebbero sposati. Il motivo era prettamente economico e politico. Dettato dalla necessità per la casa reale di ingraziarsi anche finanziariamente le ormai molto influenti minoranze. Non so se sia davvero così. Certo sarebbe triste scoprire che la scelta più importante di Harry sia stata solo un’emanazione dei voleri della corona. E comunque, come gli spettacoli, anche i sogni devono andare avanti, quelli veri, quelli di stato. Poco importa.