Natale nel palazzo degli orrori

Foto ufficiale del fidanzamento di Harry e Meghan

Proprio un anno fa andava in scena l’idillio reale, quel fidanzamento ufficiale immortalato tra le siepi di Frogmore House che aveva fatto sognare i britannici. Oggi, che Harry e Meghan sono sposi festeggiati proprio in quei giardini e prossimamente genitori reali qualcosa è cambiato. E non solo perchè negli stessi cottage di Windsor i coniugi stanno per traslocare. Il clima è infatti freddino, la corrente del Golfo non basta a scaldare il Regno Unito, gelato dall’imminente Brexit e i sudditi, già impauriti per il loro futuro, fanno in fretta a fare i conti in tasca ai reali. Così l’ennesimo trasloco peserà ulteriormente ai contribuenti. Se si considera che i lavori per la ristrutturazione dell’appartamento di Kensington Palace di William e Kate sono costati agli inglesi oltre quattro milioni di sterline, immaginiamo che quelli per adattare gli appartamenti di Windsor dove alloggiavano i cuochi junior e le loro famiglie alle esigenze della pretenziosissima Meghan  saranno almeno altrettanto onerosi. Senza contare il costo della scorta per i trasferimento da e per Londra di Harry e Meghan. Non esattamente una prospettiva opportuna di questi tempi. La cartina di tornasole del clima non proprio festoso che aleggia non solo intorno ma pure tra gli stessi reali sarà proprio il Natale, quella gioiosa occasione che impegna la famiglia intera per ben tre giorni di prussiano protocollo.

Lo scorso Natale a Sandringham

La principessa senza regole, che proprio per questo sta facendo infuriare la ligia Kate e pure la Regina, oggi non solo esibisce una fede al dito ma pure i pieni poteri concessi non tanto dalla gravidanza ma dalla sudditanza dello sposo. Quindi si può ben immaginare qualche strappo alle regole della felice festa conviviale con qualche conseguente problemino di digestione.  Trapelano infatti in queste ore spaventosi diktat. Ad esempio per la distribuzione e l’apertura dei pacchi sotto la rigida supervisione del venerando principe Filippo.  Non proprio la scena dei bambini che si gettano sotto l’albero e stracciano i pacchi a cui si presume Meghan aggiungerà un ulteriore personale tocco trasgressivo. Commovente. Almeno per i nervi di Kate già provati per la possibile presenza della mamma della cognata e della solita assenza dei suoi, mai ammessi a Sandringham.  In attesa del nuovo anno, del nuovo royal baby e dei nuovi gossip. Almeno quelli, a corte, non mancano mai. 

Il compleanno del (futuro) re

Domani, 14 novembre, il principe Carlo compie 70 anni. E’ stato il principe ereditario più paziente del mondo e giovedì, scommettono i bookmakers, sarà finalmente nominato principe reggente. In pratica re senza l’ufficialità visto che la regina pare voglia rimanere tale fino alla morte o, almeno, a un’invalidità incompatibile con il ruolo. E quindi da domani Carlo potrebbe regnare, pardon, reggere il regno in attesa di diventare formalmente Giorgio VII, nome scelto in onore del nonno e forse anche della superstizione che vuole i re Carlo finiti maluccio. “Non ho intenzione di immischiarmi negli affari di governo” ha detto pochi giorni fa nel suo primo discorso da quasi re. Anche se negli affari del mondo si è per fortuna a lungo immischiato, soprattutto quando si è tratttato di tutelarne il clima. In queste ore saranno stampate migliaia di pagine per ricordarne le tappe note e ignote, dalla giovinezza nel college senza finestre al dolore per la perdita di zio Mountbatten o quello per la rottura con Camilla Shand, in procinto di diventare Parker Bowles. Noi diciamo solo che di certo sono tanti quelli che detestano questo principe che per primo, tra i membri della casa reale, si è laureato. Ma sono ben di più quelli che lo amano (soprattutto dopo il beau geste di accompagnare Meghan all’altare). E domani al party che la regina darà a Buckingham Palace sfilaranno tante teste coronate quante a un matrimonio di stato. Ma a nonno Galles, come lo chiamano i nipotini George e Charlotte forse importa più dell’opinione dei sudditi “commoners“. Quelli che un recente sondaggio ha interpellato per valutare il grado di popolarità dei reali. Ebbene  secondo il rating di You gov nella classifica dei più amati Carlo sarebbe solo settimo, con un’approvazione del  48%. Prima di lui non solo William, terzo in classifica e destinato con tutta probabilità a condividere fin da subito le responsabilità del regno con il padre ma pure Meghan e Kate. E la regina? Ebbene Elisabetta è solo seconda. Contro ogni ragione di stato nell’algida Inghilterra di Jane Austen vince il sentimento, quello viscerale e trasversale  per l’ex scapestrato e futuro, emozionato papà: Harry. Se il secondogenito di Carlo non sarà mai re, il titolo che fu di sua madre Diana, quello di principe del popolo, è tutto per lui.