In attesa del royal baby di Meghan e di una conferma della gravidanza di Eugenia di York, mi sono imbattuta in una serie di “Piccoli principi” di cui si parla meno. E non mi riferisco a Stefano, figlio di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo, che da quando è apparso in tutto il suo splendore dal balcone monegasco ha messo in serio pericolo il podio dei piccoli Windsor.
Penso piuttosto alle testoline coronate che forse non faranno mai parlare perchè già sottomesse ai diktat di corte, oppure troppo normali. Ma che a guardarle fanno tenerezza. E così ecco Oscar, 3 anni a marzo, figlio di Vittoria di Svezia. Al posto della corona, sulla testa ha un caschetto. E’ infatti in una caserma dei vigili del fuoco della periferia di Stoccolma insieme al suo papà. E poi eccolo ancora ai mondiali di sci alpino, con la sorella maggiore Estelle che vediamo incantarsi per un finto pupazzo di neve. Bambini troppo normali forse, e forse per fortuna.
Ha già il capo chino invece la piccola Lalla Khadja, figlia del re del Marocco, Mohmmed VI.
Chissà se seguirà le orme di Rania di Giordania o quelle defilate della madre. Intanto fa un pò tristezza vederla al seguito della regina borghese Letizia, madre di due ragazzine di ben diverso piglio e futuro (Leonor sarà infatti regina). Ed ecco infine tre principesse che di lezioso non hanno davvero niente.
Certo, meno carine delle spagnole, sempre pettinatissime, meno influencer di Charlotte, i loro vestiti non vanno a ruba, ma anche loro, Amalia, Arianna e Alexia, che solo a dirne i nomi viene il mal di testa, sembrano incredibilmente normali: paffute, annoiate, con il naso che pizzica. Destinate alle copertine dei giornali di Fiandre, Olanda e poco più. Altro che baby Sparkle!. In fondo, diceva Oscar Wilde, per far felice un principe può bastare l’amicizia di una rondine.