Scandal

Il Lato oscuro della corona

Re, regine e principi. Li vediamo simpaticamente alle prese con tradizionali biscotti del Kent e tipiche corse nei sacchi scozzesi. Preoccupati di sembrare specialmente normali, ovvero persone come noi ma solo più fortunate e per questo più impegnate a occuparsi degli altri. Poi capitano strani eventi che sfuggono alle maglie dell’ufficio stampa e allora questa soave versione fa sospettare anche un’altra verità.

Dunque William è stato segretamente malato di Coronavirus. Contagiato dopo l’annuncio di positività del padre e della grave malattia di Boris Johnson. Lo ha fatto trapelare il Sun e poi la notizia è stata confermata. Il duca, secondo la versione ufficiale, ha tenuto nascosta la malattia perchè era un momento difficile per la Gran Bretagna e il secondo in linea di successione non voleva spaventare ulteriormente il paese. Certo, il 25 marzo si era saputo della positività dell’erede al trono mentre subito dopo iniziava l’odissea del premier. William non aveva sintomi preoccupanti e quindi era stato sufficiente isolarsi nella casa di campagna ad Amner Hall da dove aveva continuato a onorare i suoi impegni istituzionali senza dover ammettere niente.  Qualcosa mi sfugge. Ovvero: perchè non dirlo una volta finita l’emergenza e fare pure una bella figura? Perchè lasciare che lo scoprisse la stampa? Sempre la versione ufficiale afferma che la cosa fosse stata molto dibattuta all’interno della casa reale e che alla fine fosse stato deciso di non fiatare. Per il bene del paese naturalmente. Ma, aggiungo io e i tanti che hanno criticato la scelta, anche per il bene della corona. Non vorrei rievocare decisioni estreme di certi governi disposti a imbalsamare per settimane i loro premier e di avvolgerne la scomparsa nel mistero pur di non cedere il potere. Non è questo il caso. Ma, certo, paventare ai sudditi che i primi due eredi al trono fossero nella morsa del virus, con l’anziana e fragile sovrana rintanata a Windsor era un rischio. Cosa fare nella terrorizzante ipotesi che il primo in linea di successione potesse rimanere il piccolo George?. Dare la reggenza al principe Harry?  Domanda da brivido insostenibile anche per la solida monarchia britannica. Che poi nella monarchia di troppo solido, direbbe la buonanima della regina madre che durante la seconda guerra mondiale era rimasta trionfalmente sotto le bombe di Londra  pur di non far sentire la debolezza della corona, non c’è mai nulla e quindi mai abbassare la guardia. Vista da quest’angolatura, la decisione del duca di Cambridge appare dovuta alla tutela della firm più che della famiglia o del popolo. Una mossa da regime monarchico come lo si era studiato sui libri di scuola, un pò ancien e certo lontano da biscottini e gare campagnole. La vera faccia di William oggi sembra quindi quella di un sovrano in pectore, pronto a prendere decisioni che con l’immagine di affabile papà di famiglia dal simpatico sorriso un pò equino c’entrano poco. Così come poco hanno a che vedere con la trasparenza e la sincerità che ingenuamente ci si aspetta. Scelte che parlano si di responsabilità verso il popolo, ma dall’alto di chi quel popolo non vuole smettere di governarlo. Di chi farebbe di tutto pur di non mostrare le crepe in quel trono che spera a lungo di possedere. Che gran lavoro di immagine ci deve essere dietro i fiorellini degli abiti di Kate, insomma. E per fortuna. Almeno tra i cappellini di Ascot e i favolosi matrimoni reali si può continuare a sognare di questo mondo incantato tra muffin e scones, dimenticandosi dell’altra faccia della corona. Quella che rese la principessa Margareth una donna eternamente disperata per non aver potuto sposare l’uomo che amava,  che fece a pezzi Diana e fece scappare Meghan e Harry. Perchè dio salva sempre e solo la regina.

 

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