Finalmente è arrivato il suo momento, quello atteso da sempre, da quando gattonava dietro le gambe già sicure di William, da quando lo disturbava negli esercizi al pianoforte. O gli si accucciava addosso, sicuro che a reggerli tutti e due,dietro, c’era la mamma.
O forse no. Forse il momento di Harry non arriverà mai. I tabloid inglesi che sul suo matrimonio non sanno più come riempire le pagine in attesa che il pupo di Kate ravvivi le cronache si sono pure inventati che dall’analisi del palmo della mano il secondo genito di Carlo e Diana risulterebbe un succube annunciato del ben più pronunciato polso della sua promessa sposa. Quella Meghan che gli ha già prepotentemente rubato la scena con un piglio che non dice nulla di buono, almeno per lui. Suo il naso più copiato del momento, sue le efelidi che un magico e naturalmente gettonatissimo fondotinta magicamente non copre. Suo il passato, presente, futuro già incorniciati su tutte le prime pagine. Lui, rosso malpelo, si direbbe ancora una volta, relegato nelle retrovie persino di quello che dovrebbe essere il giorno più bello. Della sua vita. Continua a leggere