La sfida di Jill, “l’antimelania”

Si sarebbe chiamata Jill Giacobba, dal nome dei bisnonni arrivati dalla Sicilia, se quel cognome non fosse tempestivamente stato trasformato nel più americano Jacobs. E’ come Jill Jacobs quindi che l’ex modella e cameriera italoamericana aveva conosciuto il futuro Vice presidente degli Stati Uniti a un appuntamento al buio nel 1975. Joe Biden era molto più grande di lei e reduce dal doppio lutto della moglie e della figlia, scomparsi in un incidente d’auto 3 anni prima. Ma la scintilla scoccò: alla prima chiamata lei gli chiese subito “dove si è procurato il mio numero?” ma poi si ammorbidii. Due anni dopo sarebbe stata infatti pronta a divorziare dal primo marito per dare una nuova famiglia a quello che sarebbe stato l’uomo della sua vita (ma ha aspettato che lui la chiedesse in moglie 5 volte prima di dire si) e nonostante nel 2015 la tragedia tornasse a bussare alla porta, con la morte per malattia del primogenito di Joe, Beau, loro sembrano ancora uniti e forti. Continua a leggere

Melania, una quarantena difficile

La sfinge. Così la chiama Ivanka che notoriamente non ha un buon feeling con la cara matrigna. Ma ora l’impassibilità della first Lady rischia di crollare sotto il peso di una crisi di nervi. Non solo è stata contagiata dal coronavirus. Non solo pare, attraverso quella Hope Hicks che la stessa Ivanka ha insistito per richiamare a gran voce alla Casa Bianca. Pure una bella guagliona quella Hope, particolare apprezzato in quel famoso studio ovale fin dai tempi della mitica Monica Lewinsky. Ma in questa terribile quarantena Melania sarà pure costretta a sopportare il maritino. Tra sorpresone ai fans con incredibili road show in auto e minacce di dimissioni precoci. Altro che giardino delle rose, qui rimangono le spine di un rapporto che malato lo sembra da tempo. E quindi quarantena dal virus o da Trump? I media gossippari degli Usa si stanno scatenando. Dove dormiranno i due? nella suite presidenziale con camera soggiorno e bagno al secondo piano oppure nel più allegro solarium? soli o in coppia? e come metterla con il fatto che Melania da tempo dormirebbe in un’altra stanza: continuerebbe l’isolamento da sola? ecco, c’è di che divertirsi. Senza pensare agli oltre 100 membri dello staff presidenziale che normalmente si aggirano per la Casa Bianca. Saranno ridotti, oppure no? di certo non pochi tra coloro che spavaldamente ignoravano l’uso di maschere e disinfettanti pare siano tornati sui loro passi. Ma tutto, naturalmente è immerso nel mistero. Nessuna notizia, tra l’altro neanche sul 14 enne Barron, che attualmente vive con mamma e papà e che al test per il coronavirus è risultato negativo. Chi si occuperà di lui? Il dr. Conley che attualmente sta curando Flotus e Pocus rassicura. Pochi giorni di quarantena e sarà tutto come prima. Ma in mezzo, questioncella elettorale a parte, sembra profilarsi un periodo durissimo per questa prima signora presidiata più che dal marito di cui dice di non condividere molta politica da quella figliastra impegnata a spingerla fuori dalla East Wing. Esausta per le critiche sul suo operato, addobbi di Natale inclusi. E soprattutto schiacciata dalla difficoltà di gestire ora quel figlio che unico, pare, riesce a toglierle la maschera da sfinge e forse anche la mascherina, per rivelare il volto di una mamma preoccupata come tante.

Il Principe felice?

36 anni. Pochi giorni fa, il 15 settembre, il principe Harry ha raggiunto l’età che aveva sua mamma Diana, quando è venuta a mancare. Di questo compleanno di cui si è detto tutto, che fosse felice perchè lontano dalla famiglia reale oppure triste proprio per lo stesso motivo, l’unica certezza è che raggiungere l’età di un genitore morto non può che far meditare a lungo. Un traguardo, un passaggio del testimone o forse una svolta. E non solo per la distanza oceanica dalla madre patria. Nel suo nuovo e lussuoso eremo a Santa Barbara, quanto di più lontano si possa immaginare da Kensington Palace, con quel figlio del futuro che ha saputo costruire, accanto alla sua  chiaccheratissima neo Wallis Simpson  forse Harry oggi è davvero cambiato. Altro che  facili sbornie e risse che finivano in prima pagina dei tabloid e sulla scrivania della furiosa granny Elisabeth. Solo boutade risolte con un buffetto. Lasciare il mondo potente e claustrofobico della corona, lasciare i gradi militari, inizio della sua autoaffermazione, lasciare l’isoletta dove è sepolta la mamma è stato molto più complesso. Ora questo adulto dal percorso inverso di Diana, prima scapestrato, poi centrato sulla sua famiglia si è disfatto dei debiti e delle critiche ripagandosi la ristrutturazione salatissima di Frogmore cottage. Ma  grazie al riccho contratto con Netflix si è liberato pure da ogni sospetto di incapacità ed è ora pronto a una vita su misura per lui.

Sui giornali si è chiacchierato molto della foto pubblicata con gli auguri del fratello William e della cognata Kate in cui Meghan non c’è. Ma si è tralasciato di notare che si tratta dello scatto di una corsa in cui proprio lui arriva primo. E alla faccia di tutti quelli che lo dipingono  succube della moglie forse è così: per la prima volta è primo nella sua vita. Diventata come voleva lui, libero di compiere gli anni di Diana dove vuole e come vuole. E proprio come il principe del racconto di Oscar Wilde, ora che è uscito da palazzo e ha visto tutte le miserie e le realtà del mondo eccolo donare i suoi tesori. Per festeggiare il compleanno Harry ha infatti elargito  100mila sterline a un’associazione benefica che si occupa dell’educazione di ragazze africane indigenti. C’è ovviamente chi è subito corso a criticare: è una tipica campagna di Meghan. Ma si può anche pensare che sia un obiettivo comune: le ragazze africane da aiutare, il figlio da crescere, la vita in California. Si può pensare che siano liberi e in accordo in quello che fanno. Così come Edoardo VIII pare abbia vissuto serenamente lontano da quel trono lasciato per amore. Forse il più terribile incubo di Elisabetta, che l’adorato nipote trascinasse ancora una volta la corona nello scandalo per colpa di un’americana divorziata si è trasformato in un’occasione. L’occasione per Harry di diventare finalmente, a 36 anni, un principe felice.   

Mondana per amore?

Il tycoon Robert Maxwell all’epoca dell’acqusito del “Daily Mirror” con in copertina l’amante del principe Andrea Koo Stark

Quando si dice il destino. Parliamo di Ghislaine Maxwell, arrestata il 2 luglio e pesantemente coinvolta nella storia di terribili ricatti sessuali ai danni di ragazze minorenni che ha portato il miliardario Jeffrey  Epstein al suicidio e il principe Andrea alla gogna mediatica e alla messa al bando da parte della famiglia reale. Mi capita tra le mani questa foto. E’ del padre di Ghislaine, Robert Maxwell, miliardario anglosassone e re dei media. Il tycoon, praticamente un padre padrone venerato dalla giovane Ghislaine,  viene trovato morto nel 1991 nelle acque al largo dell’isola di Gran Canaria accanto al suo yacht, che naturalmente si chiama “lady Ghislaine”. Incidente? Suicidio? “Me l’hanno ammazzato” dichiara la figlia scioccata davanti a quella morte improvvisa. La famiglia è in bancarotta, i suoi membri perseguitati dalle vendette degli ex dipendenti  o dalla giustizia. Ghislaine  cerca di rifarsi una vita a fianco di un importante ereditiere italiano.  Ma il matrimonio salta. Ed ecco saltare fuori dal cappello Jeffrey Epstein, ricchissimo come il padre, splendido di ville, barche e bella vita come il padre, autoritario e perverso come il padre. Lei spera nell’amore ma presto ne diventa la migliore amica, amica e complice. Ed eccola invischiata poco a poco in traffici terribilmente sconvenienti per una laureata al Balliol College di Oxford. Ma cosa c’entra con la foto? bene, la foto ritrae il magnate Maxwell nel 1984, quando acquistò il “Daily Mirror”. Chi c’è in copertina? ma Koo Stark

Il principe Andrea all’epoca della relazione con l’attrice Koo Stark

Koo Stark, l’attrice americana di film erotici che per prima mise nei guai il principe Andrea che già qualche vizietto, ben prima di sposare Sarah Ferguson, ce l’aveva. Colpisce vedere quella copertina con la donna del primo scandalo del principe, nelle mani del padre della donna che gestirà quello che sembra essere l’ultimo e fatale scandalo di Andrea.

Una giovane Ghislaine Maxwell accanto al padre Robert

Come se un destino malizioso  avesse messo lo zampino nella vita di questa Raperonzolo tirata giù dalla torre con violenza. Principessa di un regno fallito e ansiosa di recuperare il suo status con ogni mezzo, lecito e illecito. Artefice della caduta di un vero principe eppure mai più innamorata di nessuno come forse lo era stata del suo terribile papà. 

Bea, eterna sorellastra

In questa giostra di compleanni  eccellenti non festeggiati, quello domani della regina Elisabetta ma anche le festicciole mancate di Louis e Charlotte, nati, rispettivamente, il 23 aprile e il 2 maggio, c’è un evento amaro per davvero. Per carità, tutto relativo, stiamo sempre parlando di reali inglesi. Eppure il matrimonio di Beatrice di York che ancora, ancora una volta non s’ha da fare, dispiace. Era previsto il 29 maggio, data finalmente fissata dopo una serie di titubanze, contrattempi e scandali vari. E così era già scattato il giro di walzer delle indiscrezioni, inviti, vestiti etc etc. Tutto il repertorio insomma dei matrimoni reali che finalmente toccava a lei, la primogenita di Sara Ferguson e il principe Andrea, già costretta a cedere il passo alla sorella minore Eugenia che, fatalità, si era spostata prima di lei (ma che, orrore, non è ancora in dolce attesa).  Stava quindi per arrivare il grande momento di Bea pronta a esibire grande festa, grande felicità e grande neo marito, l’affascinante Edoardo Mapelli Mozzi, immobiliarista Continua a leggere

Il virus della ‘Corona’

Carlo, l’erede al trono più paziente della storia della monarcha, ora deve “reggere” ben altro. Lo immagino, nelle stanze di Birkhall, nella plumbea Balmoral, affannarsi a rassicurare tutti sulla sua salute esibendo gote rubizze mentre dentro morde la paura. Il Virus della corona, più che il corona virus, a pesargli in testa fatalmente.  Proprio ora che biologicamente avrebbe potuto sperare nel meritato approdo alla meta ecco che la cara  Betty gli fa ancora una volta  gli sberleffi come un’ allegra comare di Windsor mentre lui, tampone positivo e fazzoletto al naso, sta rinchiuso in Scozia. Come e peggio dei più drammatici eroi Shakespeariani, ‘piena di scorpioni’ sarà la sua testa ironicamente incoronata dal Covid 19. Starà pensando forse a quegli originali e purtroppo inutili ‘Namastè’ che prodigava in giro al posto della principesca mano. O forse alle persone che potrebbero essere state contagiate poco tempo fa, il 9 marzo, giorno del Commonwealth, con gli inglesi ancora per strada, la regina e i figli accanto. Uno sbandieratore è già risultato positivo e potrebbe essere solo l’inizio. Camilla intanto è negativa e anche il resto della famiglia sembra stare benone: i Sussex filati via in Canada, la regina e Filippo a Windsor., con lei che proprio oggi compie 14 giorni dall’ultimo contatto con il figlio infetto  e festeggia quindi lo scampato pericolo. Ma quelli che stanno meglio forse sono i Cambridge, rimasti a Londra e impegnati a fare la prova generale di quello che potrebbe succedere secondo la previsione più infausta, con la corona, quella vera, che passerebbe direttamente sulla testa di William. Curiosamente era stato proprio lui ad essere stato sentito in pubblico fare battutone sul virus e sull’ansia esagerata della gente. E mentre qualcuno diffonde voci grottesche sulla scomparsa del principe Filippo, mantenuta rigorosamente segreta finchè non se ne potranno celebrare i funerali, in tanti ora immaginano un colpo di scena e di stato, almeno morale. Perchè per questo povero eterno erede lo smacco, ancor più della stessa dipartita, sarebbe terribile.  Da un angolo all’altro del mondo girano già meme e battute su di lui che febbricitante davanti al camino starà pensando alla sua corona come a Kane alla sua Rosebud. Speriamo non finisca davvero così e per una volta mi sento di dire: “god save the king”,  che lo sia solo In pectore o no, non importa. 

Ride bene chi ride…

Il principe Harry al suo arrivo in Canada

Chi ride e chi perde in questo incredibile, increscioso episodio nella lunga storia scandalistica della casa reale inglese? Partiamo da questi ultimi, gli sconfitti. C’è chi dice siano la regina e soprattutto Harry, vittima finale di una vita dove da subito è stato considerato uno “Spare”, un “pezzo di ricambio”. Immagine terribile che ho sempre associato solo al bowling ma che ora apre a scenari che nemmeno uno sceneggiatore disturbato potrebbe pensare per la più inquietante delle bambole. Ma ancora più perdente a mio parere è il padre di tutta questa odissea in salsa brit: lo stesso Carlo. E’ stato infatti lui che per primo ha accolto Meghan, lui che l’ha accettata e supportata come una di famiglia, che le ha garantito attenzioni che poche prima di lei hanno avuto.  Lo ha fatto dall’inizio, salutando il fidanzamento del secondogenito con una ragazza afroamericana come una ventata di modernità a rinfrescare gli armati ammuffiti della monarchia. Ed è stato lui che, memore di quel triste compromesso che era stato il suo secondo matrimonio ( celebrato in comune), aveva spinto la regina ad aprire le porte della St. Geoge Chapel di Windsor, a Meghan, divorziata come Camilla. E per giunta, in un mondo dove anche un sopracciglio alzato viene interpretato, le aveva offerto generosamente il braccio alla fine di quella navata che lei, imperterrita aveva calcato da sola. Il braccio e il sostegno, psicologico, familiare e anche, soprattutto, economico. Lo scorso anno il principe Carlo ha infatti devoluto ai figli la bellezza di 5 milioni di sterline frutto dei proventi del suo ducato. E non è da escludere che in futuro allungherà ancora una mancetta al suo rosso Malpelo privato dei contributi pubblici visto che il ragazzo ha promesso di pagare l’affitto a canone di mercato di Frogmore cottage ( oltre che ripagare i contribuenti della spesa di 2,4 milioni di sterline per la sua ristrutturazione). Immaginiamo quindi che tale mancetta sarà cospicua, l’affitto è infatti stimato a circa 360 mila sterline all’anno. Per tutta risposta, “Daddy”  Charles si è sentito dare del razzista. Lui, che appunto, parlava di modernità. E si è visto volare in Canada quel ragazzo con cui i rapporti non sono mai stati facili ma a cui sembra sinceramente attaccato. 

E ora, quelli che se la ridono. Per primo papà Thomas Markle, finora privato di tutto, perfino di una visita al nipotino Archie, che dal Messico e pure presto dalla tv inglese ribadisce il suo “ve l’avevo detto”. E poi la famiglia del principe Andrew, che, con strano tempismo, è stato visto accompagnare la regina in chiesa. Prima uscita pubblica dopo la gogna del caso Epstein, proprio dopo la firma dell’accordo “Megxit”. Ridono infatti Anastasia e Genoveffa…ooopppss, Beatrice e Eugenia. C’è mancato un pelo che Harry non dovesse far loro l’inchino, eventualità grottesca che si sarebbe realizzata se il figlio di Carlo avesse perso il suo posto in linea di successione. Ma almeno questo gli è rimasto. Certo le ragazze ora avranno un ruolo più importante, saranno sicuramente impiegate più spesso come working royals, ottenendo quel ruolo e quello spazio che da anni hanno supplicato di avere senza mai riuscire a ottenere. Ma il ghigno che rimarrà indelebile nella memoria di questo colossale affair è quello di Camilla,  da sempre regina insuperabile di imbarazzi reali. Interpellata proprio ieri sull’eventualità che i Sussex possano mancarle ci ha messo un pò e poi ha risposto “Course“. E qui scatta il revival. L’ultima volta che da una bocca reale ho sentito proferire quella parola (che è la contrazione di “of Course”, che significa “Certo”) correva l’anno 1981. E stato quando Carlo ha ufficialmente annunciato il fidanzamento con Diana palesandosi alla stampa nel giardino di Buckingham Palace. Un giornalista chiedeva se erano innamorati: “Of course” aveva risposto tutta rossa Diana.  “Whatever love means” aveva poi aggiunto Carlo, cioè “qualsiasi cosa significhi la parola amore”. Forse, anche su quel verbo, “mancare” ,  qualche domanda ci potrebbe stare ..course!.  

Tanti auguri cognatina!

Lo scatto diffuso da Kensington Palace per festeggiare il 38 esimo compleanno della duchessa di Cambridge

Oggi sarebbe il compleanno di Kate Middleton. 38 anni festeggiati al solito con un nuovo bellissimo scatto diffuso sull”account di Kensington Palace oltre che dagli auguri ufficiali della famiglia reale. Niente di nuovo. Qualcuno sperava in un viaggetto nell’isola di Mustique ai Caraibi di cui si vocifera da tempo per allentare la tensione con William. E invece solo una festicciola nel week end e oggi una giornata tranquilla, con i figli e il marito. Tranquilla? forse è il caso di dire mortifera o meglio, soporifera, del tutto ignorata. Già perchè al compleanno di Kate oggi è rimasto forse solo lo spazio di una didascalia sul più celebrativo dei giornali britannici. La stampa non parla d’altro infatti che del Megexit. Roba da farla andare fuori di matto.

Sarà un caso che l’annuncio del divorzio dei Sussex dalla famiglia reale sia stato fatto proprio alla vigilia del compleanno della cognatina? o è forse la ciliegina sulla torta dell’ennesimo colpo da maestro di quella strega di Meghan che non ne sbaglia una? Io ormai non credo più alle coincidenze. Come quella, nel lungo annuncio su Instagram, della volontà di Harry e Meghan di supportare ancora la regina, il principe Carlo e il duca di Cambridge. E la duchessa? Una svista??? fantastico, altro che Lady Macbeth. Se finora ho avuto il dubbio che le scaramucce tra cognate fossero state montate ad arte dalla stampa ora devo ricredermi. Tra le due è davvero guerra. Inutile poi sfoderare quei teneri video celebrativi di fine anno. Li hanno diffusi sia i Sussex che i Cambridge. Tante belle foto di famiglia, opere di bene,  viaggi e, in entrambi, un’unica inquadratura molto breve delle due insieme. La stessa occasione. Wimbledon, 19 luglio. Forse l’unica in un intero anno in cui le due sono state fianco a fianco sorridenti? occasione opportunamente e faticosamente ripescata da entrambi gli staff per sancire la pace fatta? impossibile trovarne un’altra? certo non in certe terree inquadrature dal balcone di Buckingham Palace. C’e’ da scommettere che almeno qualcuno di questo allontanamento sarà contento. Forse, guardandola da un altro punto di vista, Meghan alla cara cognata ha fatto il miglior regalo di compleanno. Happy birthday Kate!

 

 

Bye bye Andrea

Andrea se ne va. E così il “Party prince” chiude con impegni ufficiali e reali appannaggi. La regina Elisabetta gli ha dato il permesso. E ci credo. L’intervista di circa 50 minuti andata in onda sabato sulla BBC e’ stata davvero la pietra tombale su ciò che rimaneva della sua credibilità e della sua simpatia. Si è parlato poco di due dettagli che mi  hanno colpito. Dettagli relativi al goffo tentativo di spiegare la sua innocenza e che invece hanno svelato un Andrea terribilmente snob e lontano dalla gente e soprattutto dalla gente abusata. Quando la giornalista che lo intervista gli riferisce che Virginia Roberts, la sua accusatrice, ha detto che frequentando la casa di New York di Epstein non ci si poteva non accorgere di quello che stava succedendo, cioè del via vai di minori indotte alla prostituzione,  lui si è giustificato praticamente così: io sono abituato a stare nei palazzi dove c’è tanto staff e con nessuna di queste persone socializzo. Quindi non ho fatto caso alla gente in casa di Epstein. Come a dire non ho fatto caso al suo staff. E quando la cronista gli ha detto che se a Buckingham palace ci fosse stato un via vai di minorenni se ne sarebbe accorto lui ha abbozzato. Suvvia, nei palazzi non si fa caso allo staff. Di qualsiasi età o professione sia. 

E poi la foto incriminata con una giovane Virginia che lui abbraccia nella casa di Belgravia, Londra, dell’amica di Epstein, Ghislaine. La casa dove l’allora 17 enne avrebbe avuto un rapporto sessuale con lui. Il principe Andrea dice di non poter dire se la foto è falsa ma che certo è stata scattata al piano superiore e lui al piano superiore di quella casa , non è mai stato. C’è da chiedersi quindi come l’abbia riconosciuto. E poi, aggiunge, quando si trova a Londra è vestito in modo elegante, in quella foto invece era sportivo. E quindi non era lui? si è trattato di un fotomontaggio? “Certo che ero io”, ammette, “Ma nessuno può affermare con certezza”, conclude  “che la mano che stringe la ragazza fosse mia”. Che dire, con quella manicure così grossolana il dubbio viene. No, scherzo, questo non l’ha detto. Ma forse solo perchè non gli è venuto in mente. E così finisce così l’epopea del principe eroe delle Falklands, spazzato via dallo scaldalo Epstein ma forse soprattutto da se stesso. 

Princesa

Leonor. In questi giorni si parla finalmente della principessa finora soprannominata “invisible“. Perchè finora assolutamente tenuta nell’ombra dalla mamma insieme alla sorellina. Ricordo giusto un solo video che fece minimamente scalpore: quello dello  scambio poco amichevole con nonna Sofia per via di una foto osteggiata da Letizia. Era la Pasqua del 2018 e la nonna in posa con le nipoti all’uscita della Cattedrale veniva “boicottata” dalla regina che trovava ogni scusa per mettersi di mezzo, evidentemente non gradendo lo scatto.

Ora la piccola Leonor, che il giorno di Halloween ha compiuto 14 anni, è per forza uscita allo scoperto. Una futura regina non può nascondersi a lungo. E quindi eccomi pronta a rivelare un’immagine privata, precoce e inedita della ragazzina. Già perchè ad osservarla eravamo in poche decine di giornalisti, convocati per un inatteso e quanto mai blindato incontro con gli allora principi Felipe e Letizia. Correva l’anno 2005. L’occasione era un evento di moda milanese patrocinato da una famosissima azienda di calzature spagnole che per l’occorrenza aveva sfoderato ospiti più che vip, reali. Naturalmente la raccomandazione era quella di osservarli, riprenderli e basta. Felipe, altissimo e bellissimo. Non solo, pure gentile e galante, pronto a passare bicchieri e piattini per l’aperitivo (quando si dice “Un uomo che ti fa sentire una regina”). E poi lei, Letizia, minuscola al suo fianco. Erano entrati nel salone in religioso silenzio, noi tutti schierati in fila. Davanti a noi avevano sfilato come per passare in rassegna le truppe, solenni e sorridenti. Poi, all’improvviso, ecco spuntare dalla giacca di taglio elegante e rigoroso di Letizia, lasciata aperta da un laccio con un fiocco, un mini pancione di 7 mesi. E noi giornalisti, che nemmeno il temibile cerbero travestito da ufficio stampa avrebbe trattenuto dalla furia di sfoderarle un microfono sotto il mento appuntito, ci siamo tutti ritrovati improvvisamente paralizzati e inteneriti dalla scena. Nessuno ha azzardato un passo, una parola per tentare una vietatissima intervista. Ma a tutti quell’immagine della futura regina incinta ha fatto un grande effetto. In particolare a me, che in quel periodo avevo progetti analoghi. Poi il discorso, il brindisi e l’aperitivo con loro. L’unica volta, temo, che io abbia approcciato un principe di sangue reale a una distanza di meno di un metro. Una volta memorabile, con lei silenziosa e quasi pudica di fronte a quella gravidanza più grande di lei, almeno fisicamente e lui, pronto, appunto, a passare piatti e salatini e a sorridere amabilmente. Erano giovani, innamorati e felici di quel pancino che spuntava e che di li a poco, neanche due mesi, sarebbe stato presentato al mondo nelle vesti di Leonor di Borbone, futura regina di Spagna

Ora che il futuro si è realizzato in quella piccola donna dalla testa incredibilmente bionda, la gentilezza del padre negli occhi, dispiace vederla contestata. Davanti la ragazzina sembra avere una lunga strada in salita. Meno pettegolezzi dei Windsor ma sicuramente più scricchiolii nel trono di quella Spagna che oggi non gradisce i suoi sovrani. Noi che l’abbiamo vista in grembo a quella mamma spigolosa eppure addolcita non possiamo che augurare anche a lei, futura regina, God save the queen, qualsiasi cosa oggi possa significare. .