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Una mano sul muro che di tutti i muri è monumento. La settimana scorsa ero a Berlino. Difficile non respirare la felicità nell’aria di questa città che solo 29 anni fa era spaccata da una una ferita che sembrava inguaribile. Ora, da una parte all’altra, ragazze che nei mercatini vintage si liberano dalle bambole e dal passato, uomini che nei centri sociali danzano tra loro il fox trot e libici che sotto l’antenna di Alexanderplatz manifestano perchè nel loro paese cessi il traffico di esseri umani. Così oggi non posso non pensare alla donna che da 13 anni è al governo…